Summer Sonic

Chiba
Il grande giorno finalmente arriva, ma non sento la sveglia e parto già in ritardo per sentire i primi gruppi. Arrivare a Chiba, una cittadina sulla costa a Nord-Est di Tokyo, dove si tiene il festival, mi è molto semplice: fin dalla stazione infatti mi basta seguire la folla e prendere un affollatissimo treno, che si svuota completamente una volta raggiunta la destinazione. La giornata è molto calda e non ci sono nuvole in cielo, ma per fortuna ogni tanto arriva qualche soffio di brezza marina a rinfrescare l'atmosfera.
Una volta arrivato all'ingresso scopro che, ovviamente, sono andato in quello sbagliato, e che io per ritirare il mio biglietto devo andare dalla parte opposta del complesso. Se non fosse che il posto è enorme, molto più di quello che pensavo, e per andare da una parte all'altra servono almeno 20 minuti, quasi tutti sotto il sole. Una volta sbrigate le formalità ed essere entrato, mi toccano altri 20 minuti di cammino per tornare nella zona in cui ci sono i concerti che mi interessano. Per fortuna sono quasi tutti nello stesso posto, al coperto, quindi il sole non è un problema, e arrivo in tempo per aggiudicarmi un buon posto tra le prime file.
I gruppi suonano in ordine di "importanza", e durante i primi due, School of Seven Bells e Kyte, l'atmosfera è ancora tranquilla, ci sono poche persone e le canzoni sono abbastanza lente e melodiche. Purtroppo apprendo quasi subito una triste verità: è vietate fare foto o video. E non è solo un "consiglio", il posto è pieno di addetti che hanno il compito di puntare le pile e ostruire la visuale a chiunque tenti di fare foto, e ho senitito che hanno persino requisito qualche macchina fotografica a quelli nelle prime file, quindi decido di non rischiare.
Con l'arrivo dei 65daysofstatic il pubblico aumenta notevolmente e comincia a scatenarsi come non avevo mai visto ad un loro concerto, e questo è il terzo a cui assisto. Loro come sempre sono fantastici. I prossimi sono i Mercury Rev, ma dopo una quindicina di minuti decido che è meglio andare a prendere posto per i Nine Inch Nails.
Chiba Marine Stadium
20 minuti di cammino dopo arrivo al Chiba Marine Stadio, il Main Stage del festival, in tempo per seguire la fine del concerto dei Boom Boom Satellites, che suonano uno strano incrocio tra rock e elettronica/techno che, come scopro successivamente, ha fatto stare male parecchi fan dei My Chemical Romance (O_ò). Finita la loro esibizione mi faccio strada a gomitate fin sotto al palco, e dopo una mezz'oretta di preparativi finalmente Trentuccio sale sul palco, nella sua solita maglietta attillata grigia da concerto. Dopo una fantastica Somewhat Damaged, inizia a piovere, e dopo un altro paio di canzoni, sta venendo giù un diluvio con i fiocchi. Trent commenta con un "Now it feels like a fucking Nine Inch Nails show! Whoever goes to repair himself is just a pussy!", e io non posso che essere d'accordo. Purtroppo, essendo un festival, ogni gruppo ha poco tempo a disposizione, e ne hanno giusto per fare i loro grandi successi, oltre a una cover di David Bowie; dopo poco più di un ora, il concerto si chiude con una commovente Hurt, e con essa finisce anche la pioggia. Bagnato fradicio, mi allontano dal più bel concerto della mia vita.
Decido che guarderò ancora un concerto per poi tornare in ostello, invece di passare la notte li come previsto, e detto ciò raggiungo il palco dove Aphex Twin tiene il suo spettacolo, un ora senza interruzioni di techno, luci, suoni e video proiettati ovunque.
Me ne torno il più velocemente possibile in ostello, e dopo un lungo bagno caldo, me ne vado a dormire esausto.
Roppongi by Night
Il giorno dopo, passo la giornata a riposarmi sul divano per riprendere le forze, e la sera, io, Sophie e Romain decidiamo di unirci ad un nuovo ragazzo svedese ed andare a Roppongi, in un locale che pare sia molto famoso tra gli stranieri e abbstanza economico. E' già troppo tardi per l'ultimo treno, e decidiamo di prendere un taxi, che ci viene a costare più di 30 euro, per fortuna siamo in 4. Roppongi di notte è uno spettacolo di luci e colori, ed è molto più viva che di giorno, essendo una delle zone maggiormente dedicate alla vita notturna. Il locale in cui finiamo però non è un granchè, affollatissimo, e con musica di dubbio gusto, e dopo poco più di un ora decidiamo di abbandonare lo svedese al suo destino, e passiamo il resto della notte tra McDonald e Don Quijote, in attesa del primo treno.
WTF???
Dopo una veloce dormità, sono di nuovo sul treno, diretto a Chiba per l'ultimo giorno di Summer Sonic, interessato sostanzialmente a 2 soli gruppi, Maximum the Hormone e Sonic Youth: i primi sono dei pazzi, e credo di non aver mai visto così tanta gente ballare e pogare tutta insieme, per fortuna l'essere così in tanti aiuta, perchè è impossibile cadere, si è sempre sorretti da qualcuno; quando esce sono bagnato quasi tanto quanto 2 giorni prima, ma non per la pioggia. Sui secondi poco da dire, sono semplicemente dei geni della musica, riescono a usare il rumore e le chitarre per creare cose incredibili, soprattutto dal vivo. Purtroppo non distruggono niente, ma il duello finale con le chitarre è stato epico.

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