By the lake...

Kawaguchiko
Dopo circa un oretta di viaggio lungo le pendici del Fuji, il pullman arriva finalmente alla stazione di Kawaguchiko, la piccola cittadina sulle sponde dell'omonimo lago in cui ho deciso di passare parte della giornata. L'aria che si respira è totalmente diversa da quella di Tokyo o Kawasaki, è tutto più tranquillo, c'è pochissima gente in giro, e la città è immersa nel verde. Appena sceso dall'autobus sono spaesato, come al solito non ho la minima idea di dove mi trovo, ed essendo una tappa decisa quasi all'ultimo momento, non mi sono informato molto.
Ancora Kawaguchiko
Per fortuna nella stazione trovo un ufficio del turismo, e sfogliando tra i volantini, ne trovo uno di un onsen che sembra non essere troppo lontana, e dai prezzi abbordabili (e con lo sconto per chi porta il volantino xD). A giudicare dalla cartina, sembra essere a 2-300 metri di distanza, e mi incammino subito, facendo sosta al primo 7-eleven che trovo per una veloce colazione a base di pollo fritto. Dopo poco, mi rendo conto che le strade in cui sto camminando non assomigliano neanche lontanamente alla cartina che c'è sul volantino, che sembra essere fuori scala e pochissimo dettagliata; indeciso sul da farsi, se affidarmi al mio istinto e continuare a camminare sperando di arrivare o tornare indietro finchè mi ricordo la strada, decido comunque di proseguire, e dopo un paio di chilometri arrivo miracolosamente a destinazione.
L'onsen
La struttura è quando di più tradizionale si possa immaginare, anche se probabilmente è stata costruita in tempi abbastanza recenti, con mura esterne, un grosso giardino e l'edificio principale, in stile giapponese coi classici tetti a pagoda, al centro. All'ingresso, dopo essermi levato le scarpe, trovo l'onnipresente distributore automatico bilingue di ticket, in cui scelgo l'ingresso all'onsen per un giorno intero (l'unica opzione, un po' esagerata secondo me..) e l'affitto degli asciugamani di cui sono sprovvisto (d'altronde arrivo da una scalata xD). Porto i miei biglietti alla reception, e dopo aver ricevuto il materiale, vado negli spogliatoi, dove sono riportate più volte le "regole di comportamento". Dopo essermi denudato entro nella sala dell'onsen vera e propria, anche se purtoppo è più simile a una normale sauna, che non agli onsen tradizionali all'aperto che uno si aspetta dai manga, la prossima volta cercherò meglio prima; la prima cosa da fare è lavarsi bene, per non sporcare l'acqua delle terme, e quindi prendo posto in una delle "docce" tradizionali: sgabello, secchio, rubinetto e sapone. Una volta pulito, entro nella vasca termale, dove scopro che l'acqua è decisamente più calda di quello che mi aspettavo, e io di solito resisto abbastanza bene alle alte temprature; asciugamano in testa, comincio a rilassarmi, e la fatica accumulata il giorno precedente sembra scioglersi nell'acqua, ma dopo una ventina di minuti devo uscire, il caldo comincia a essere insopportabile.
Lago Kawaguchi
e Fuji tra le nuvole
Mi dirigo quindi verso il lago, fortunatamente a pochi passi da li, e mi rilasso un po sulle sue rive, gustandomi il panorama e scattando qualche foto, anche se purtroppo, nonostante la giornata sia abbastanza serena (e calda), il Fuji è comunque circondato dalle nuvole.
Per tornare indietro decido di fare una strada diversa dall'andata, pensando che la nuova sia più veloce: sbagliato, dopo poco mi trovo a girare in mezzo al nulla, lungo una strada che sembra non finire mai e che pare portarmi in una direzione diversa da quella prevista. Dopo quasi un'ora di cammino riesco finalmente a tornare alla stazione, ma le disavventure non finiscono qua. Acquisto il biglietto per tornare a casa e mi dirigo al binario indicato, e dopo pochi minuti, vedo arrivare un treno su un binario diverso; non sospettando niente rimango in attesa, ma dopo un po' capisco che era quello il treno che avrei dovuto prendere, e che per qualche motivo ha cambiato binario (o molto più probabilmente ho sbagliato a leggere io u_u).
Thomas xD
Sul treno successivo, dopo qualche fermata, un gentile controllore mi informa, pur non parlando una parola di inglese ma equipaggiato di un foglio con tutte le frasi di cui può avere bisogno, che il mio biglietto è sbagliato ed è per treni locali, mentre io ne ho preso uno rapido, ma per fortuna non devo pagare nessuna multa, solo la differenza di prezzo. Poco male, il viaggio dura una mezz'ora in meno del previsto.
Udon (freddi u_u)
Arrivo a Tokyo intorno alle 15.30, e la prima cosa che faccio è cercare un posto dove mangiare: sto morendo; mi infilo quindi nel primo ristorante che trovo nella stazione, senza neanche fare troppo caso ai piatti che servono, e prendo una grossa ciotola di udon, con uovo, una strana sostanza bianca e tempura di zucca. Anche questa volta rimango fregato da una domanda che mi viene posta in giapponese, e mi ritrovo con un piatto freddo, non del tutto soddisfacente... Ma la prossima volta non mi fregano più...
Dopo pranzo me ne torno in ostello, pensando di potermi finalmente rilassare e concedere un po' di sonno, ma scopro che in realtà la giornata è appena cominciata...


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